Principali Tecniche di Coltivazione Idroponica
Principali Tecniche di Coltivazione Idroponica
- Sistema di Flusso e Riflusso (Ebb & Flow): Le piante sono collocate in cassette riempite con una soluzione di acqua e nutrienti che sommerge solo le radici. La soluzione viene poi drenata e riutilizzata, permettendo un controllo preciso sulla somministrazione di nutrienti.
- Tecnica del Film Nutritivo (NFT): Le piante crescono su una sottile pellicola d’acqua e nutrienti che scorre lungo un canale inclinato. Questo metodo è molto efficiente per la coltivazione di verdure a foglia verde.
- Coltivazione in Substrato: Utilizzo di materiali come perlite, sabbia o argilla espansa che vengono inumiditi con una soluzione nutritiva. Questo metodo offre un buon supporto fisico alle piante.
Vantaggi dell’Idroponica
- Risparmio Idrico: Utilizza fino al 90% in meno di acqua rispetto ai metodi tradizionali di coltivazione.
- Crescita Rapida: Le piante crescono più velocemente grazie all’accesso diretto ai nutrienti.
- Controllo Ambientale: Permette di coltivare tutto l’anno in ambienti controllati, riducendo l’impatto delle condizioni climatiche avverse.
I sistemi idroponici si dividono principalmente in due categorie: ATTIVI e PASSIVI.
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Sistemi attivi: Utilizzano pompe per far circolare la soluzione nutritiva, garantendo che le radici delle piante siano costantemente esposte ai nutrienti e all’ossigeno. Esempi includono sistemi NFT (Nutrient Film Technique) e aeroponici.
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Sistemi passivi: Si affidano alla capillarità e alla gravità per distribuire i nutrienti alle radici. Un esempio comune è il sistema wick, dove lo stoppino assorbe la soluzione nutritiva e la trasporta alle radici.
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Le piante coltivate in idroponica necessitano di molta meno di acqua rispetto a quelle coltivate in campo, in particolare nei sistemi a ricircolo, l’acqua in eccesso non viene dispersa ma convogliata in un serbatoio e riutilizzata. Il consumo di acqua è principalmente dovuto all’assorbimento e alla traspirazione da parte della pianta.
L’assenza di terreno non solo rende le sostanze nutritive più accessibili per le piante, ma permette anche di ridurre al minimo l’uso di acqua, rendendola una scelta più sostenibile.
Un facile accesso alle sostanze nutritive consente alle piante di conservare energia, che viene quindi dirottata verso la crescita.
Le piante possono beneficiare molto della coltivazione idroponica, crescendo più velocemente e offrendo rendimenti migliori. La coltivazione idroponica permette un controllo preciso delle condizioni di crescita, come i nutrienti e l’umidità, che sono cruciali per ottenere piante robuste e produttive.
Grazie all’idroponica hai la possibilità di coltivare le tue piante in luoghi in cui la terra è limitata, non esiste o è fortemente contaminata.
Preparazione di un impianto idroponico
La pulizia e la sterilizzazione sono essenziali per prevenire problemi in un impianto idroponico.
- Mantenere un ambiente igienico può fare la differenza tra una coltivazione di successo e una infestata da patogeni, prima di usare l’impianto, sterilizzate tutta l’attrezzatura per ridurre al minimo i rischi di contaminazione.
- Mantenere il pH nel range ideale è cruciale per l’assorbimento ottimale dei nutrienti. Un pH troppo alto o troppo basso può impedire alle piante di assorbire i nutrienti di cui hanno bisogno, causando carenze e problemi di crescita, viene richiesto un pH di 5,5–5,8 in vegetativa, fino ad arrivare a 6-6,2 in fioritura. Utilizzare un misuratore di pH regolarmente aiuta a mantenere questo equilibrio.
- Monitorare e mantenere la temperatura dell’acqua è cruciale per la salute delle piante. Un buon termometro ad acqua assicura che le condizioni siano sempre ottimali, il range ottimale di coltivazione va da 18° a 21°. I termoriscaldatori possono essere molto utili, specialmente se la tua coltivazione si trova in un ambiente dove le temperature possono scendere, viceversa bisognerà optare per dei Chiller per raffrescarla.
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I fertilizzanti per idroponica sono formulati appositamente per soddisfare le esigenze delle piante cresciute senza terreno, contengono tutti i nutrienti essenziali, come azoto, fosforo, potassio, e anche micronutrienti come ferro, zinco e manganese, la scelta del fertilizzante giusto è cruciale per ottenere buoni risultati.
Un errore comune con i fertilizzanti idroponici è l’uso di una concentrazione troppo alta, che può danneggiare le radici delle piante.
È importante seguire il dosaggio corretto e monitorare regolarmente i parametri come il pH e la conduttività elettrica (EC) per assicurarsi che le piante ricevano la giusta quantità di nutrienti senza sovraccaricarle, e ricordarsi che non c’è un substrato tampone che fa da filtro, assorbendo i nutrienti molto più rapidamente e direttamente il margine di errore, in caso di sbaglio umano, è molto più alto rispetto ad avere la stessa coltivazione in terra.
Ottimizzare acqua, nutrienti e spazio aumenta la produzione agricola.